Fotografo Contro : Josef Koudelka

http://youtu.be/3ZKEonBlA60 
Josef Koudelka è uno dei più grandi fotografi viventi….uno dei miei maestri che ogni volta mi emoziona come la prima…..
Esordi  
Inizialmente diede sfogo al suo interesse servendosi di un apparecchio 6 x 6 in bakelite che utilizzava per fotografare la famiglia e i dintorni dell’abitazione. Nel 1961 conseguì un titolo accademico presso l’Università tecnica di Praga (CVUT-České Vysoké Učení Technické), tenendo in quello stesso anno la prima mostra di fotografie. In seguito lavorò come ingegnere aeronautico a Praga e Bratislava.
Iniziò a ottenere commissioni da riviste di teatro, e in questo modo, con una vecchia Rolleiflex, iniziò a fotografare con regolarità il dietro le quinte delle produzioni sceniche dal Teatro di Praga. Nel 1967 Koudelka decise di rinunciare alla carriera di ingegnere per dedicarsi completamente alla fotografia.

La Primavera di Praga  

È molto nota la testimonianza fotografica che ha offerto sulla fine della Primavera di Praga: Koudelka era rientrato da un viaggio per un servizio fotografico sugli zingari della Romania, appena due giorni prima dell’invasione sovietica, nell’agosto 1968. Svegliato da una telefonata si precipitò in strada mentre le forze militari del Patto di Varsavia entravano a Praga per soffocare il riformismo ceco. I negativi di Koudelka lasciarono Praga seguendo canali clandestini, nelle mani dell’agenzia Magnum Photos, e finirono per essere pubblicate sul magazineThe Sunday Times“, in maniera anonima, contrassegnate unicamente dalle iniziali P.P., acronimo per Prague Photographer, nel timore di rappresaglie contro di lui e la sua famiglia.
Le sue immagini di quegli eventi divennero drammatici simboli internazionali. Nel 1969 l'”anonimo fotografo ceco” fu premiato con la Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club, per la realizzazione di fotografie che richiedevano un eccezionale coraggio.

Asilo politico in Europa  

Grazie all’interessamento della Magnum presso le autorità britanniche, poté ottenere un visto per lavoro di tre mesi con cui volò nel 1970 in Inghilterra, dove fece richiesta di asilo politico. Nel 1971 entrò nell’agenzia fotografica Magnum Photos e vi rimase per più di una decade. Nomade nel cuore, continuò a vagare per l’Europa armato della sua fotocamera e con poco altro.
Negli anni settanta e ottanta, Koudelka proseguì il suo lavoro grazie al sostegno di numerosi riconoscimenti e premi, continuando ad esporre e pubblicare importanti progetti come Gypsies (1975, il suo primo libro) e Exiles (1988, il secondo). Dal 1986 ha lavorato con una fotocamera panoramica e una selezione delle foto ottenute è stata pubblicata nel libro Chaos, del 1999. Koudelka ha pubblicato oltre una dozzina di libri di sue fotografie, inclusa la più recente opera, il volume retrospettivo Koudelka, del 2006.
Nel 1987 divenne cittadino francese, mentre poté tornare per la prima volta in Cecoslovacchia solo nel 1991. Il risultato del suo rientro in patria fu Black Triangle, un’opera in cui documentava il paesaggio devastato del suo paese.
Nel 1994 fu invitato al seguito del regista Theo Angelopoulos, impegnato nelle riprese del film Lo sguardo di Ulisse, compiendo con lui, fino alla morte di Gian Maria Volonté, un itinerario attraverso Grecia, Albania, Jugoslavia e Romania[1][2][3].
Koudelka risiede in Francia e a Praga e continua il suo lavoro nel documentare il paesaggio europeo. Ha due figlie e un figlio, ciascuno nato in un paese diverso: Francia, Inghilterra e Italia.

Opera fotografica   

Le prime esperienze hanno influenzato in maniera significativa la sua successiva opera fotografica, e l’enfasi da lui posta sui rituali sociali e culturali e sulla morte. Ben presto, nella sua carriera, giunse a un profondo e più personale studio fotografico sugli Gitani della Slovacchia e, in seguito, della Romania. I risultati di questi lavori furono esposti a Praga nel 1967. Lungo tutta la sua carriera, Koudelka è stato lodato per la capacità nel catturare la presenza dello spirito umano sullo sfondo di paesaggi malinconici. Desolazione, abbandono, partenza, disperazione e alienazione, sono temi costanti nel suo lavoro. I suoi soggetti sembrano talvolta uscire da un mondo fiabesco. Tuttavia, qualcuno legge nel suo lavoro una speranza: la persistenza dell’attività dell’uomo, a dispetto della sua fragilità. I suoi lavori più recenti focalizzano l’interesse sul paesaggio vuoto della presenza dell’uomo.

Riconoscimenti  

Ha vinto premi significativi come un Prix Nadar (1978), un Grand Prix National de la Photographie (1989), un Grand Prix Cartier-Bresson (1991), e l’Hasselblad Foundation International Award in Photography (1992). Importanti mostre dei suoi lavori sono state ospitate al Museum of Modern Art e all’International Center of Photography di New York; alla Hayward Gallery di Londra; allo Stedelijk Museum of Modern Art di Amsterdam; al Palais de Tokyo di Parigi.
Lui e il suo lavoro hanno ricevuto grande supporto e considerazione dal famoso fotografo francese Henri Cartier-Bresson, suo amico. Fu anche sostenuto, tra gli altri, dalla storica dell’arte ceca Anna Fárová.
Libri   

  • 2006 – Koudelka, Delpire, France; Contrasto, Italia; Aperture, USA; Thames & Hudson, UK; Braus, Germany; Lunwerg, Spain; Fototorst, Repubblica ceca
  • 2006 – Koudelka: Camargue, Actes Sud, France
  • 2004 – L’épreuve totalitaire (essay by Jean-Pierre Montier), Delpire, Francia
  • 2003 – Théâtre du Temps, Actes Sud, Francia; (Teatro del Tempo), Peliti Associati, Italia; Apeiron, Greece
  • 2002 – Josef Koudelka – monograph, 80-7215-166-5, Torst,Czech Republic, edition Fototorst
  • 2001 – Lime Stone, La Martinière, Francia
  • 1999 – Chaos, Nathan/Delpire, Francia; Phaidon Press, UK; Federico Motta Editore, Italia
  • 1998 – Reconnaissance Wales, Ffotogallery/ National Museums and Galleries of Wales, Cardiff, UK
  • 1994 – Cerný Trojuhelník – Podkrušnohorí : Fotografie 1990-1994 (The Black Triangle: The Foothills of the Ore Mountain) Vesmir, Czech Republic
  • 1993 – Josef Koudelka, Hasselblad Center, Sweden
  • 1993 – Josef Koudelka: Fotografie Divadlo za branou 1965-1970, Divadlo za Branou II, Repubblica ceca
  • 1990 – Prague 1968, Centre National de la Photographie, Francia
  • 1990 – Animal, Trois Cailloux/maison de la Culture d’Amiens, Francia
  • 1989 – Mission Photographique Transmanche, Editions de la Différence, Francia
  • 1988/97 – Exiles, Centre National de la Photographie, Francia; Delpire éditeur, Francia (Exiles), Aperture, USA; Thames & Hudson, UK
  • 1984 – Photo Poche, Centre National de la Photographie, Francia
  • 1982 – Josef Koudelka: I Grandi Fotografi, Gruppo editoriale Fabbri, Italia
  • 1975 – Gitans : la fin du voyage, Delpire, Francia; (Gypsies), Aperture, USA
  • 1966 – Kral Ubu: Rozbor inscenace Divadla Na Zabradli v Praze (with Alfred Jarry), Divadelni Ustav, Cecoslovacchia
  • 1965 – Diskutujeme o moralce dneska, Nakladatelstvi Politické Literatury, Cecoslovacchia