1 maggio, autorganizzazione – Anarchici nella Resistenza – 12 aprile, un intervento – Lettera agli studenti indiani – Applausi – La Rivoluzione è morta, viva l’insurrezione – Film: Mai più vivere come schiavi – Geotermia amiatina-
Libertà Uguaglianza Fratellanza Cinghialanza. A troncamacchioni sulle macerie dell’esistente
Se continua così tra vent’anni tutta l’Italia somiglierà a Milano”
(Luciano Bianciardi, Lettera ad un amico, 1962)
“In generale il popolo di Maremma è composto di fuorusciti e banditi da altri paesi, di gente che ci cala dalla montagna per guadagnarsi il pane e di maremmani che devono spesso difendersi da quella gente (…) però quelli abitanti sono nella maggior parte senza religione, prepotenti, violenti, bestemmiatori, rissosi, dediti alla crapula ed al libertinaggio anche sudicio, indisciplinati resistenti alla giustizia, armigeri e non possono essere contenuti che col rigore, essendo i loro preti i primi che danno cattivissimi esempi in tutti i generi”
(Da Pietro Leopoldo, “Relazioni sul governo della Toscana” riportato in “Potassa. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi”, di Alberto Prunetti)
“Potrei chiedere agli anarchici. Se c’è una cosa che va riconosciuta agli anarchici è la memoria lunga.Tengono una memoria perfino tignosa di ogni cosa. È logico, senza l’ assiduo esercizio di una buona memoria l’anarchia non sarebbe altro che un naufragio eterno. L’anarchia non costruisce nazioni, l’anarchia costruisce mondi.”
(Maurizio Maggiani, il Romanzo di una Nazione)